Io Sud: Solidarietà ai giornalisti ed all’ICOM
Denunciamo con forza il pericolo del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche (in discussione in parlamento) per la libera e completa informazione nella nostra nazione. Questo disegno di legge, degno di un paese sudamericano, penalizza e vanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e notiziari (new media compresi) di dare notizie delle inchieste giudiziarie (incluse quelle che riguardano la grande criminalità) fino all'udienza preliminare, cioè per un periodo che in Italia (dove i processi durano un’eternità) va dai 3 ai 6 anni e, per alcuni casi, fino a 10. Le norme proposte violano il diritto fondamentale dei cittadini a conoscere e sapere, cioè ad essere informati
La disciplina all’esame del Senato colpisce al cuore i principi fondamentali in base ai quali la libertà di informazione è garantita e la giustizia è amministrata in nome del popolo. I giornalisti esercitano una funzione, un dovere non comprimibile da atti di censura. Allo stesso modo i magistrati devono poter indagare liberamente nel tentativo di liberare l’Italia dalla “cricca che la governa”. Con il presente comunicato esprimiamo piena solidarietà a tutti coloro che sono intenzionati a fermare questa legge, perchè la democrazia e l'informazione in Italia non tollerano alcun bavaglio. E questa è una cosa che dovrebbero ricordare anche sindaco ed assessori della nostra città. Ricordiamo ai nostri amministratori che l’informazione non può essere ridotta a mera propaganda politica a pagamento. Bene fanno i giornalisti liberi di questo paese a smascherare comportamenti al limite della legalità.
(continua)
Il nostro movimento si schiererà sempre in difesa di tutti i giornalisti che portano avanti inchieste ed approfondimenti di interesse collettivo, anche se scomodi alle “forze invisibili” che comandano in questa città.
Ricordiamo a chi governa la città che, per il momento, lo fa in nome del mandato elettorale ricevuto dai cittadini; in qualità di amministratore deve rendere conto di come il denaro dei contribuenti viene speso.
Il riferimento è ai recenti articoli comparsi sulla stampa e su qualche sito web di Monopoli che hanno evidenziato un uso discriminatorio dei contributi comunali destinati a finanziare le iniziative delle associazioni cittadine. Restiamo in attesa degli sviluppi della vicenda, che potrebbe avere anche risvolti legali, e nel frattempo esterniamo la nostra solidarietà all’ICOM ed a tutte le associazioni che si sentono discriminate dall’attuale amministrazione pro tempore della città.
Sono queste le cose su cui il sindaco di questa città dovrebbe riflettere. Mentre scende in piazza a festeggiare per le vittorie calcistiche di una città del NORD, la gran parte dei cittadini monopolitani attende ancora di poter festeggiare la prima promessa elettorale e post-elettorale mantenuta di questa amministrazione. Sino ad oggi, caro Romani, tanta moina, tanti soldi sperperati e solo “ZERO TITULI”.
Portavoce "IO SUD" – Monopoli
Angelo Vito Lamanna