Conservatorio Nino Rota, annullamento del contratto integrativo di istituto 2009/10

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Il Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli comunica che in data 15 ottobre 2010, tramite l'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bari, ha proposto opposizione al decreto del 28 settembre 2010 del Giudice del lavoro di Bari, che aveva accolto il ricorso ex art. 28 Stat. Lav. proposto della OS FLC CGIL di Bari.

La decisione di proporre opposizione, condivisa sotto il profilo tecnico dall'Avvocatura erariale, è sorretta sia dal convincimento che nessuna violazione alle prerogative sindacali della FLC CGIL è stata perpetrata dalla Parte Pubblica in occasione delle trattative avviate per il rinnovo del contratto integrativo d'istituto (avente ad oggetto l'organizzazione del lavoro e i criteri di riparto del fondo d'istituto), sia dalla finalità di non mortificare le attese riposte da tutti i dipendenti, giornalmente dediti ad assicurare il miglior funzionamento del Conservatorio, nel contratto stipulato in data 26 giugno 2010 con il pieno accordo di tutte le altre componenti della Parte Sindacale (CISL – UIL – RSU CISL).

L'azione giudiziale intrapresa si è resa necessaria anche per fornire una ferma risposta ad intollerabili comportamenti del sindacato ricorrente, il quale non solo ritiene di poter imporre liberamente "veti" o "dictat" nel corso della dinamica delle relazioni sindacali, ma non ha perso occasione per assumere strumentali toni trionfalistici nella campagna mediatica avviata all'indomani del provvedimento del Tribunale.

(continua)

Al solo fine di fare chiarezza su quanto accaduto, giova allora ricordare che FLC CGIL, senza lamentare alcuna violazione di prerogative e libertà sindacali, ha partecipato attivamente alla contrattazione decentrata svoltasi lo scorso 24 giugno, intervenendo alla discussione sui temi oggetto di dibattito e, solo quando si è resa conto di essere in disaccordo con l'Amministrazione e tutti – nessuno escluso – gli altri rappresentanti sindacali, non accettando le regole del dibattito democratico, ha ritenuto di poter paralizzare la contrattazione in corso mediante le dimissioni rassegnate in quel momento dal sig. Caramia da componente CGIL della RSU e la conseguente decadenza dell'intera RSU.

La condotta antisindacale sarebbe stata allora consumata "nell'arco di una mattinata", solo perché, in ossequio a quanto previsto dall'art. 1, comma 3, parte seconda del CCNQ del 7/8/1998 e dell'art. 1 dell'Accordo di interpretazione autentica del 13/2/2001, il Dirigente del Conservatorio e i rappresentati sindacali presenti hanno concordemente concluso la trattativa e all'unanimità approvato il nuovo contratto integrativo d'istituto per l'a.a. 2009/2010. Appaiono allora fuori luogo i ricordati toni trionfalistici, laddove provenienti da un sindacato che non ha certamente improntato la propria condotta a buona fede, lealtà e correttezza.

Il Conservatorio, il cui comportamento è sempre ispirato ai principi di legalità e di buona amministrazione, presterà comunque osservanza al decreto del Tribunale sino alla sua eventuale riforma, ma nel contempo auspica che tutte le componenti sindacali, senza prevaricazioni ideologiche e aprioristiche prese di posizione, nell'interesse precipuo dei lavoratori, dia comunque da subito il proprio contributo perché possa proseguirsi nel difficile e ambizioso percorso intrapreso per migliorare i servizi resi alla collettività (si pensi al nuovo Auditorium e alla nuova Sede secondaria la cui realizzazione prenderà a breve avvio), anche in un'ottica di gestione maggiormente imprenditoriale che fornisca occasioni occupazionali ai bravissimi docenti e brillantissimi allievi del Conservatorio.

Questa è la nostra missione.

Il Presidente
Dr. Nicola Incardona