La Giunta Comunale intitola tre nuove vie. A Don Armando Dorsi, Antonia Recchia e Remigio Ferretti

298

Con l’approvazione della delibera da parte della Giunta Comunale riunitasi venerdì scorso, il Comune di Monopoli ha avviato l’iter per l’intitolazione di tre strade cittadine di cui due di nuova realizzazione. In particolare è stata proposta l’intitolazione al parroco Don Armando Dorsi della strada di collegamento tra via Arenazza e via Capitanio. All’ostetrica Antonia Recchia è stata proposta l’intitolazione della nuova strada di collegamento, di prossima apertura al traffico, tra Via Baione e Viale Aldo Moro. Infine, all’ex sindaco Remigio Ferretti è stata proposta l’intitolazione della strada prospiciente la chiesa del Sacro Cuore di Gesù e che collega via Fiume con il lungomare Ungaretti.Ora tutta la documentazione sarà inviata alla Prefettura di Bari che dovrà dare il via libera definitivo.

DON ARMANDO DORSINato a Polignano a Mare (BA) nel 1932, all’età di 23 anni è ordinato presbitero. Dal 1956 si dedica all'insegnamento nel Seminario Vescovile.  Il 25 Mare 1974 è nominato Parroco della neo-eretta Parrocchia S. Anna. Le prime celebrazioni liturgiche si tengono nell'Istituto «Pie Operaie di S. Giuseppe» e in alcuni locali, ma l'accresciuta popolazione rende necessaria la costruzione di una vera e propria chiesa. Per raccogliere i fondi necessari alla sua costruzione si ricorre a tante iniziative tra cui la raccolta di indumenti usati, carta e ferro alla quale lo stesso don Armando partecipa in prima persona. La posa della prima pietra avviene il 22 giugno 1989. La chiesa viene inaugurata il 20 dicembre 1992. Don Armando muore il 1°aprile 1994 (venerdì santo) a causa di un male incurabile.

ANTONIA RECCHIA Nota come “A mammère Andonette”, è nata il 16 dicembre 1902 ed è morta il 20 maggio 1982. Di professione ostetrica, la signora Recchia ha fatto nascere generazioni di monopolitani. Era sempre disponibile e accettava come pagamento anche un semplice dono. Particolare intenso il suo lavoro in tempo di guerra, quando sprezzante del pericolo, sfidava il coprifuoco e percorreva le strade della città per raggiungere la partoriente di turno. Una sera gli inglesi la prelevarono, la bendarono e la portarono in campagna dove, con un fucile puntato, le fu ordinato di far nascere un bambino e di buttarlo in un pozzo. Lei si rifiutò e uno degli uomini armati glielo strappò e lo gettò lui. Antonia fu riaccompagnata a casa bendata e pagata profumatamente. Durante la notte si recò in campagna nella speranza di recuperare il corpo, ma non ci riuscì. Il giorno dopo andò dal vescovo, Mons. Bianchi, e gli consegnò i soldi ricevuti affinché potessero essere utilizzati per opere di beneficienza. Ha lavorato fino all’età di 70 anni quando una frattura all’omero minò la sua fisicità. La sua ultima nascita risale al 1980: si trattava di sua nipote Anna.

REMIGIO FERRETTINato il 25 settembre 1921, è scomparso all’età di 70 dopo una lunga vita fatta di impegno politico, sociale e culturale nella città. Laureato in lettere e in giurisprudenza è stato per quasi un trentennio ordinario di Lettere e Latino presso il liceo “Galilei” di Monopoli. Ha collaborato con diverse riviste ed è stato autore di molti volumi. Iscritto alla Democrazia Cristiana sin dal 1946, è stato ininterrottamente consigliere comunale dal 1952 al 1975 ricoprendo varie volte la carica di assessore. Dal 1961 al 1970 è stato eletto sindaco contribuendo allo sviluppo della città, promuovendo la creazione di nuove scuole, impianti sportivi, oltre alla costruzione di infrastrutture e all’insediamento di complessi industriali.

Portavoce Sindaco
Dott. S.D. Scarafino